54 DELL’HISTORIA VENETA 1645 ma non fervendo il tempo, nè giovando l’opera per la durezza, del Saffo, ne fece volare alcuni con poco danno de’ Turchi. Non folo prevalevano quelli per il numero, e con la forza j ma quafi poteva dirfi con la peritia, e coll’ arte , tenendo nel campo Officiali d* Artiglieria, maeftri di fuochi, & ingegneri di varie nationi d’Europa, alcuni, c’havevano con publica ignominia rinegatola fede, altri, che abolendone il nome coll’ opre, più empii de’ primi, apparivano a’ Chri-itiani, & a’Turchi doppiamente infedeli . Muovevano per tanto con indicibile fatica montagne di terra, cuoprendoiì con vaiti lavori j & entrati nel foflo alla galeria contrapofero una traverfa conteita di rami d’ulivi, e fortificata con gabbioni , e facchi di terra . I difenfori fortendo tentarono d’occuparla, e riufeì loro di fcacciarne gli operarii, e le guardie ; ma i Gianizzeri accorfi in gran numero, affalita la galeria , fe n’ impadronirono, benche con fpargimento di fangue. E non oftante, che fuifero inceifantemente travagliati dalle batterie , da’ faffi, da’ fuochi, alzarono la traverfa fino al cordone della muraglia del San Dimitri, così mafficcia, e forte , che il fianco della piatta forma, che la flagellava, non potè mai minarla: anzi ciò, che veniva di giorno diflrutto, riftau-ravano i Turchi fotto l’ombra della notte più validamente ; mentre il loro cannone lacerava le muraglie, & abbatteva le difefe in più luoghi. La mezza luna, che cuopriva la porta di Rettimo, opra nuova, e riilretta, & ora poco men, che fpianata, ferviva sì poco a’ difenfori, che rifolverono effi d’ abbandonarla, ma prima minata, accioche falendovi fopra i nemici, volaflè con doppio lor danno , fpiantando affatto quell’ opera, e mandando in aria gli aifalitori. Ma di quattro foldati, che vi lafciarono dentro per dar il fuoco a tempo opportuno, tre fuggendo al comparir de’ nemici, e l’altro recandovi morto, non efeguiti gli ordini, vi alloggiarono fopra i Turchi fenza contralto. Si avvidero all’hora i Veneti di quanto danno farebbe alla porta, & al fianco vicino, fe vi tiraifero fopra il cannone. Per tanto pentiti di haver-1’ abbandonata, fortirono con tanta bravura , che i nemici convennero andarfene , lafciando molti morti, e ritirando gran numero di feriti. Ma fi riftringeva tutto il momento dell* 1