% I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA loggiamenti di Spinalonga. Anche qui, malgrado le nuove fabbriche(l1, i quartieri erano sempre insufficenti (2‘ ; anche qui le muraglie edificate economicamente con calcina frammista a terra rossa ed i tetti costruiti in piano a semplice terrazza, crollavano alla più bellaanche qui i ripari, eseguiti alla giornata, con mezzi limitati e cogli identici gretti sistemi(4>, non recavano alcun notevole vantaggio; anche qui nessun importante avanzo rimane oggigiorno di tutte quelle fabbriche che le piante veneziane segnano in più luoghi della fortezza. Nell’agosto 1579 gli alloggiamenti non erano ancora cominciati, per mancanza di legnami155. Ma essi furono costruiti certamente poco dopo, unitamente ai tre corpi di guardia al Dona, alla mezzaluna Michiel ed alla porta principale (6): e Venezia — al solito — non mancò da parte sua di somministrare poi i legnami mancanti nel Regno anche per quelle fabbriche(/). Grabusa. — Le dolenti note si ripetono per Grabusa. Degli alloggiamenti si parla quivi la prima volta nel febbraio 1584 (8) : quando lavoravasi a 34 case — capaci di 120 fanti —, senza contare le tre case per ufficiali(9). Il lavoro era già ultimato in estate (l0); solo mancava l’intonacatura esterna, destinata a proteggere quegli edifizi anche all’interno, essendo costruiti di semplice creta(U|. I primi guasti furono prodotti però dal fulmine caduto il 31 dicembre 1589 sopra la polveriera02’. Ma la debolezza delle costruzioni(l3), causa la cattiva loro (’) V. A. S. : Relazioni, LXXXVII (relazione del provveditore alla fortezza Lorenzo Venier); Dispacci da Grabusa e Cerigo, 28 maggio 1684. (Il provveditore alla fortezza Ottaviano Loredan riuscì a costruire due nuovi quartieri alla mezzaluna Bona ed uno al Dona, prendendo il legname da Creta, con dire al Turco che gli serviva per legna da ardere ! ). (!) Oltre alla relazione Venier testé citata, si veda V. A. S. : Dispacci da Candia, 14 luglio 1583 ; 30 novembre 1590 ; 21 febbraio 1591 (I soldati erano costretti ad alloggiare nei magazzini!). (J) Ibidem, 7 maggio 1602 ; 30 settembre 1611 ; 22 dicembre 1632; Relazioni, LXXIV (relazione degli inquisitori Capello, Correr e Contarini); Dispacci da Candia, 25 settembre 1643; 10 febbraio 1645; V. B. M. : Ital., VII, 310 ; V. A. S. : Dispacci da Suda, 19 dicembre 1669 ; Senato Rettori, XCV (5 ottobre 1679); Dispacci da Grabusa e Cerigo, 20 aprile 1683 e 23 novembre 1687. (') V. A. S. : Dispacci da Candia, 28 settembre 1584 (Visi dice che i terrazzi degli alloggiamenti furono sistemati in modo da poter mandare le acque piovane alle cisterne); Relazioni, LXXX (relazione del provveditor generale Contarini); Dispacci da Candia, 18 maggio 1637 ; 4 gennaio 1644; 24 ottobre 11)48; Dispacci da Grabusa e Cerigo, 28 maggio 1684; 3 ottobre 1692 (I legnami per quei ripari furono trovati nelle isole di Scarpanto e di Casso). (5) V. A. S. : Dispacci da Candia, 17 agosto 1579. (6) V. A. S. : Relazioni, LXXXVIII (relazione del provveditor generale Michiel). (') V. A. S. : Senato Mar, LXIII, 139»; Dispacci da Suda, 21 dicembre 1679. (s) V. A. S. : Dispacci da Candia, 24 febbraio 1584. (9) Ibidem, 28 aprile 1584. (,0) Ibidem, 15 maggio, 1 giugno e 24 giugno 1584. ('*) Ibidem, 1 ottobre 1584: però il 5 aprile 1585 il provveditore della fortezza Antonio Lippomano dichiara di aver provveduto alla copertura delle caserme. (12) Ibidem, 4 gennaio, 12 gennaio, 28 febbraio e 9 agosto 1589 (relazione Del Monte); V. B. M.: Hai., VII, 1523. (13) Nella relazione del provveditore di Grabusa Gerolamo Molin del 1595 è detto che le stanze erano 48 (V. A. S.: Relazioni, LXXXVII).