34 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA tezza Il terremoto del 1596 vi aveva fatto cadere un pezzo di muraglia (J); nel 1640 vi bisognavano gli infissi di due porte e di sei finestre ; come tre porte, un soffitto e varie travi mancavano alla casa del governatore, una porta ed un balcone a quella del maggiore, e tre porte e finestre a quella del capitano(,). Ma nel 1680: “ la casa dove abbila il publico rapresentante in molte parti minaccia rovina et l'inverno è impossibile potterla habitare „(l>. Nè alcuna traccia più ne resta oggigiorno. (') Voi. I, fig. 36'. — Cfr. pure la pianta del Mormori (XVII, b). (■) V. A. S. : Dispacci da Candía, 15 gennaio 1596. — Per questo il Senato, nel mandare in data 27 novembre 1597 ferramenta e legnami alla fortezza, destinava parte di quel materiale < per acconciar il palazzo > (V. A. S. : Senato Mar, LI. 86). (3) V. A. S. : Dispacci da Candia, 1640. (') V. A. S. : Dispacci da Grabusa, Cerilo ecc., 30 novembre 1680. — Altro materiale di restauro venne infatti spedito in quell’anno a Grabusa dal provveditore di Suda (V. A. S. : Dispacci da Suda, 20 novembre 1680).