LE CASERME 91 Contemporaneamente però una nuova caserma erasi cominciata nel 1610 nel revellino di S. Salvatore dal rettore Pesaro ; e continuata dieci anni più tardi dal successore Bragadin(l), che vi murò l’epigrafe di quell’anno col proprio nome. Ed alla fabbrica della nuova grande caserma per stradiotti si accingeva nel 1625 il provveditore Gerolamo Trevisan, in base al progetto del rettore Nicolò Venier(2), scegliendo il posto nella parte sud-est della città, e consolandosi della ristrettezza del sito al pensiero che i proprietari di case, che chiedevano prezzi esorbitanti per cedere i loro stabili, avrebbero certo abbassate le loro pretese allorquando causa la vicinanza dei soldati sarebbero stati costretti per disperazione ad abbandonare quelle loro sedi!(3). Il successore Francesco Morosini nel 1626, nell’inviare la pianta ed i disegni dei nuovi alloggiamenti da costruirsi pur questi in volto, vi allegava un preventivo di spesa di ducati 7640 (mentre se ne aveva già disponibili 8352) e soggiungeva che gran parte delle fondamenta eransi ormai gettate (4) : in dicembre la caserma trovavasi compiuta per metà, “ et bisognerei che se le faccia questa estate le sue scalle, porte et balconi „(5). Con tutto ciò la fabbrica non era ancor finita nel 1629 (6); e se il merito di averla compiuta spetta realmente al successore Francesco Molin(7), non per questo fu forse giustificata l’epigrafe commemorativa che a lui solo attribuì l’erezione dell’edificio. Del resto si trattava soltanto di una metà del lavoro progettato: la seconda metà della caserma era ancora un pio desiderio. E ad essa si attese soltanto durante il generalato del successore Lorenzo Contarmi, per opera sempre del rettore Alvise Malipiero (8) : il quale fu costretto a por mano anche a denari dello stato. Il Quartiere della Sabbionera è raffigurato nella veduta di Canea di Giorgio Corner(9) come un lungo fabbricato, posto fra la porta omonima ed il cavaliere di S. Lucia, parallelamente a quella cortina orientale delle mura. Ora non ne resta più nulla. La caserma degli Stradiotti era stata poi convertita in alloggiamento turco; ma se ne era conservata l’originaria parte centrale, recante l’edicola col leone di (6) V. A. S. : Relazioni, LXXX : relazione del Morosini. (7) Ibidem, LXXX : relazione del Molin ; e Dispacci da Candia, 12 gennaio 1630. (8) V. A. S. : Relazioni, LXXX : relazione del provveditore Contari ni. — Cfr. pure le sollecitazioni di Venezia in Senato Mar, CXIV, 74. (9) Voi. I, fig. 8. (') V. A. S.: Dispacci da Candia, 15 giugno 1620. (2) V. A. S.: Relazioni, LXXX: relazione del provveditore Contarini del 1636. (3) V. A. S. : Dispacci da Candia, 9 marzo 1625: a tal uopo erano stati offerti dalla città 70 mila per-peri e 4) nvla se ne erano risparmiati sui frumenti. (4) Ibidem, 25 agosto 1626. (5) Ibidem, 26 dicembre 1626.