20 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA positmn iam diu in commissione duche et consiliariorum Crete de domibus con-siliarìorum Crete construendis et laborandis prope palatium duche, revocetur; et stent consiliarii predicti ubi stant nunc, cum, requisito consilio rectorum, dicatur quod utilius putant eos habitare ubi modo habitant „(t). Il ricordato documento del 17 marzo 1347, col quale si limitava anche ai consiglieri in 25 perperi a testa la somma che essi potevano spendere nei due anni di lor carica a vantaggio dei restauri alle proprie case, specifica come l’una di dette abitazioni si trovasse nell’interno della rocca a mare (2;. Intanto col 5 maggio 1350 si inizia la serie delle deroghe, in quanto che uno dei nuovi consiglieri era autorizzato a spendere fino ad 80 perperi in restauri straordinari alla sua residenza : “ prò reparatione tantum diete domus, soggiungeva però prudentemente la ducale, et non fadendo atiud de novo Analogamente la deliberazione del 3 febbraio 1371, concedendo altri 200 perperi, specificava che la somma doveva devolversi solamente: “ in reparatione diete domus, scilicet in fortitudine ipsius domus, et non in aliquo ornamento ,,(4). Quale delle due fosse la casa qui in parola non sappiamo. Ma la terminazione del 18 novembre 1384, che accorda lo stanziamento di 400 perperi per restauri al palazzo ducale e ad una delle case dei consiglieri, soggiunge stavolta che questa trovavasi entro la rocca a mare ed avverte che “ dieta domus manifeste minatur ruinam, tatiter quod in brevi ruitura est, nisi reparatione opportuna celeriter succurratur ,,(5). Segue l’autorizzazione del 7 ottobre 1392 per 80 perperi(6); quella del 26 ottobre 1393 con cui si aumenta di 25 perperi la concessione precedente all’uno dei consiglieri e se ne stanziano 250 per l’altro a favore delle rispettive case (7) ; quella del 5 dicembre 1396, di 30 ducati, “ cum in domo in qua [un consiglierei habitatat in Candida necessaria sii maxima reparatio ymo vadat in ruinam ,,(8); quella del 29 novembre 1398, aumentante al successore di nuovi 10 ducati l’assegno stesso (9); e quella del 7 gennaio 1399, accordante 270 perperi “ prò repar atione hospicii magni de solario sue habitacionis, quod est omnino ruyturum ,,(10). I sistemi, come si vede, sono sempre gli stessi; ed identici ne sono natu- (l) V. A. S. : Maggior Consiglio: Deliberazioni, XXII, 31*. (') < Jtem quod in domo que est in castello nullo modo possit aliquis habitare nisi familia consiliarii ibidem habitantis> (V. A. S.: Settato Misti, XXIV, 141). (3) Ibidem, XXVI, 27. (») Ibidem, XXXIII, 90. (5) Ibidem, XXXIX, 24*. (6) Ibidem, XLII, 81*. C) Ibidem, XLII, 137*. (*) Ibidem, XLIII, 161*. (») Ibidem, XLIV, 74*. (*») Ibidem, XLIV, 82*.