* 190 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA mezzogiorno della chiesa e l’epigrafe del 1630 circa, che, proveniente da altra parte del convento, si trova sopra un’altra porta(l). A S. Fanurgio di Valsamònero, presso Vorisa, la piccola chiesa è una delle più interessanti di Creta(2); ma delle celle del monastero, che risale almeno al principio del secolo XVII, sopravanzano solo poveri resti Castellania di Bonifacio. — Il piccolo convento abbandonato di S. Pelagia presso al villaggio di S. Barbara, è costruito con porte marmoree ben sagomate, così come di pietra di taglio è tutta quanta la chiesa. Ma su quelle celle è scolpita la data del 1711. Nella parte meridionale della provincia, oltre che nell’austero convento della Madonna di Kudhumàs, alcuni pochi Calogeri vivono pure accanto alla chiesetta di S. Paolo, non lungi da Paranifi. Il più importante fra i monasteri della castellania è però senza dubbio (') Cfr. 2\ A. SANBOYAIAHS, Xoimiavtxat ini- Non saprei se la sede di quel convento vada per caso yoa'pai cit., 142. ricercata presso al villaggio di Kjirmusi nella castel- (2) Insieme al precedente convento, è ricordato lania di Castelnuovo. infatti in un documento del 1617 (V. A. S: Dispacci Flaminio Corner registra finalmente un « inona- da Candia, aprile 1617). sterili m in loco Boniportiis, seti ad Bonosportus », sì- (3) Nel Catasticum ecclesiarum (V. B. M. : Laituato nel territorio di Canea (F. Coknelius, Creta IX, 179) si ricorda un < monasterium Asoimto (cioè cit., I, 224): ma la località, ben nota per il naufragio di S. Michele) vocaiuni Kinnossi, imperiale > ; nonché di S. Paolo e tuttora chiamata Kalus Limjònas, tro-una chiesa di S. Michele a Candia < que est de jure vasi pur essa nella castellania di Castelnuovo (Cfr. monasterii Kinnossi, quod fiiit monasterium imperiale y. voi. I, pag. 646).