134 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA e qualche soffitto in legno al piano superiore, cui si accede per mezzo di porta stemmata e scala in muratura. Ad Episkopì di Milopotamo il palazzo vescovile circondava d’ogni intorno la chiesa: ora è per lo più distrutto o ridotto a case moderne; — si dice che la parte nord-ovest fosse una torre. Alcuni pezzi architettonici con stemmi e date cinquecenteschi sono sparsi in diversi luoghi. Ad occidente della cattedrale un forte recinto racchiude un gran giardino. Finalmente nei riguardi del vescovado di Arcadia, -un disegno dei primi decenni del secolo XVI(l) ci rappresenta schematicamente la “ casa del vescovado „ unita alla chiesa, e la pianta — a quanto pare — della casa stessa, ad unico piano, consistente in un corridoio, tre camere, una cucina, una corte con forno ed un attiguo “ luogo rovinato dove si faceva il cotto da vini! Prigioni. — Ad uso di carceri furono certo adibite a Creta, come dovunque del resto in quel tempo, tutti quegli ambienti particolarmente solidi e sicuri di pertinenza delle opere fortificatorie, che meglio potevano prestarsi a tale scopo, vuoi nelle torri delle città, come nelle castella della campagna. Oltre a ciò però la capitale stessa e taluna delle altre città pare possedessero degli edifici appositamente costruiti ad uso di prigioni o per lo meno stabilmente destinati a tale scopo. Cosi a Candia nel 1312 era ordinata la destinazione di un carcere speciale per le donne : “ Preterea, cum mulieres que detinentur prò ducila in Candida, detineantur in quodam castello, quod castellum non est honestum nec conve-niens, capta fuit pars quod addatur in commissione dnche et consiliariorum Crete presentium et futurorum quod provideant et providere debeant de alio loco honesto et convenienti in Candida ubi mulieres possint et debeant deti-neri honeste „(2). — Nella pianta di Candia del Wcrdmiiller ('1) le prigioni sono segnate da presso al Voltone di piazza. Quanto a Retimo, parlando della nuova fortezza costruita sopra la città, il rettore Angelo Barozzi nel 1583 ricordava di aver “ dato principio alla torre del tormento, camera de presentadi, preggion et altre case de quelli della mia corte ; e l’anno seguente assicurava di aver portato molto avanti quei lavori(5): per concludere poi di avere speso 9582 perperi nel ricavare a pianterreno le (‘) Voi. II, fig. 47. (2| G. M. Thomas, Commission cit., pag. 209. (3) Vol. I, tav. 3. (4) V. A. S.: Dispacci da Candia, 3 settembre 1583. (5) Ibidem, 23 gennaio 1584.