56 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Il soffitto del pianterreno era costituito da un intavolato in piano, le cui sci travate di sostegno erano sorrette alle due estremità da tipiche mensole, parimenti in legno. Ben tredici travi, munite a loro volta di modiglioni, reggevano invece l’impalcatura del tetto al piano nobile — se pure tutti quei legnami risalivano all’epoca veneta e non erano invece dovuti ed un vecchio rifacimento dei nuovi dominatori. Nella successiva epoca turca, levati i parapetti del pianterreno, furono mu- I FIG. 19 - OANDIA. PIEDESTALLO DI LESENA E d’aNGOLO AL PIANO SUPERIORE NEL LATO NORD DELLA LOGGIA. (1 lbl- rate dallo zoccolo in su tutte le arcate (eccezione fatta per quella centrale della facciata), mentre nelle due muraglie di - riempimento del lato di settentrione venne lasciata una porta ed una finestra : di più la sala terrena fu scompartita in due vani per mezzo di una parete divisoria, e vari puntelli in legno furono applicati per sostenerne il soffitto. Al piano superiore poi, murate le tre arcate della facciata, vennero praticate in quelle pareti di chiusura delle informi finestre in legno, rettangolari ; ed il fianco meridionale, crollato, fu sostituito con una quanto più elevato di quello della loggia. 11 fatto che retrostante è altra prova della preesistenza dell’Ar-la parete terminale della loggia è fin dall’origine meria alla loggia, aperta ad arcate per comunicare con un ambiente