44 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA che già nel 1614-1616 egli era stato a Creta come capitano e che fin da allora potè rimuginare quel progetto che soltanto al secondo suo ritorno nel Regno — come provveditore — gli fu dato di attuare. Durante l’epoca turca la loggia di Candia, usufruita unitamente alla retrostante Armeria per deposito di armi (donde il suo nome di Zepailès), non subì alterazioni di notevole importanza, eccezione fatta per la chiusura di gran parte FIO. 7 — PROGETTO SALIVEROS DI ADATTAMENTO DEI.LA LOGGIA DI CANDIA. delle arcate, che furono modificate od ostruite in muratura. Essendo poi in conseguenza del terremoto del 1856 crollata la parte superiore del lato di mezzogiorno, questa venne rifatta ex novo, iu semplice cortina, senza alcuna ornamentazione. Sul principio del presente secolo, quando la presenza della Missione veneta a Creta richiamò qualche maggior interesse sui monumenti medioevali dell’isola, la loggia veneziana, lesionata dai terremoti e risentita dallo stato di completo abbandono in cui era stata lasciata, fu voluta in qualche modo risarcire. E l’ingegnere greco Nicolò Saliveros ebbe incarico di compilare un progetto