LE CITTÀ 203 denti stamberghe, prive ormai di qualsiasi fisionomia. Qualche grande arcata ogivale a pianterreno, formante già il vano di un porticato, l’ingresso di un magazzino terreno, o la semplice rientranza di un arco di scarico — in armonia al prototipo offertoci dallo stesso palazzo ducale — costituisce il più delle volte l’unico avanzo dell’architettura veneziana. I palazzi veneti i quali conservino ancora una sufficente traccia del loro essere primitivo si riducono appena a tre. FIO. 104 — CANDIA — CASE ALLA GIUDECCA. (137). L’uno, situato nel quartiere della Giudecca, più che un solo edificio, è un complesso di tre case di epoca diversa, le quali, sebbene destituite di pregi veramente notevoli, formano tuttavia un complesso caratteristico. La prima, costruita di pietre da taglio bene squadrate, mostrava a pianterreno due delle suddette tipiche arcate ed una porta rettangolare cinquecentesca con architrave molto sporgente, mentre al piano superiore tre solide mensole reggevano un balconcino, ed una cornice sagomata costituiva il bancale della finestra superiore : nella cantonata dell’edificio lo stemma familiare, racchiuso entro una ghirlanda, era scolpito sopra una di quelle caratteristiche pietre d’angolo, sormontate da cornice, che