LIBRO Q.U I N T O. 275 me loro la piazza di Stenè, & introducendo gli Spagnuoli 1650 nel Regno, che con deboi contrailo occuparono Sciatclet, la Sciapelle, Rhetel, Cartel Portien , Mufon , eDoncheryj fcor-rendo le partite dell’ Arciduca fin’ appretto Parigi. La Reina commeifa l’armata al Conte di Arcourt, fi afficurava della Borgogna , e della Normandia, governo de’ Principi arrcfta- -ti j e fopra tutto premendo la contumacia di Bordcos, che, ben’accolta la moglie di Condò col figliuolo, riceveva aperto fomenta dall’ armata navale di Spagna , fpinfe l’ efcrcito a quella volta. Nè così tolto s’avvicinarono le militie , che rifornendo gli habitanti il guaito delle vigne , e poderi, fi compofero, onde reftituita la Corte in Parigi, potè il Cardinale nel fin dell’anno paifar in Sciampagna, allarmata. Ivi sforzò a renderli Giovanni de’Ponti, clic in Rhetel coman- 1JTurre. dava, ruppe ilTurrena, che ne portava il foccorfo, e difcac- na vien rit-ciati gli Spagnuoli, che vi difegna vano i quartieri d’inverno, ¿¡’f ritornò colmo di gloria militare in aggiunta dell’ altre íodi, cardinal colle quali l’accolfe il popolo, che iempre ilolido ne’ fuoi (bt gtoriof» affetti, per l’ifècffc caule ama > & odia nel medefimo tempo . -Nel viaggio di Ghienna haveva la Reina defiderato, che la feguitaife il Morofini Ambafciator della República con inten-tione, ch’egli proponete in quella vicinanza l’abboccamento a’ Pirenei del Cardinale con qualche Miniftro Spagnuolo j ma non fc n’ offerì l’occafione, anzi eifendo paffato il Pignoran-da per la Francia , non gli fù fatto alcun apertura ; onde non reità va altro filo di pace , che quello, che; tratteneva la vanità della Sceurofa, che artificiofamente invaghita dal Cardinal^, di dover eifer ella l’iilrumento celebre di così famofo trattato $ all’Arciduca ne fcriife, & egli inviò Gabriele di Toledo all’ Orleans per invitarlo a vederfi infierne , e trattarla. Il Duca , eifendo alfhora da Parigi lontana la Corte , non volle udirlo, che prefenti il Nuntio , & il Paulucci Segretario del Morofini 3 e corrifpondendo al progetto , efibì, che approvan- -do gli Spagnuoli un congreifo de’ Deputati, egli v’ efpedirebbe il Conte d’ Avo, e vi anderebbero i Mediatori. Nè dall’Arciduca fù più oltre promoifo l'affare , poiché egli defiderava un’ abboccamento privato coll’Orleans per tentarlo, di porre i Principi in libertà. In quelt’anno per foftencre i difpendii, con- S 1 ven-