I>E CITTÀ E cominciamo col gruppo del Castello, riferendoci ai numeri segnati con asterisco nella pianta pubblicata al voi. I, fig. 11. Nella casa n. 17 è infìssa una targa gotica a dentelli contrapposti, contenente uno stemma. Il sottopassaggio n. 18 è costituito da un annerito portale — che convien credere risalga al secolo XIV. Due mensole interne di profilo gotico sorreggono l’architrave, sopra al quale, in un aggetto triangolare, si svolge un arco ogivale ornato di doppio dentello: nel campo della lunetta è murata altra piccola lapide, pure circondata di dentelli — racchiudente uno stemma. In fondo al vicolo stesso, il muro di cinta della casa n. 19 conserva il monumentale portone marmoreo dell’ingresso. I capitelli rappresentano quella tipica deformazione del modello corinzio che è tanto frequente nei monumenti veneto-cretesi dal secolo XVI in poi e prosegue del pari attraverso l’epoca turca. L’archivolto, sormontato da grossolana trabeazione e fiancheggiato da due telamoni, è coronato dallo scudo accartocciato dei Zangarol, ai cui lati sono scolpite due protome. — Entro al cor- - F]G 126 _ SCH]ZZO DBLLA CANTONATA tile, la scala aperta, sebbene in parte rima- DEL PALAZZO zangarol a canea. neggiata, mostra ancora i tre rami di salita, l’ultimo dei quali sorretto da arco rampante e ampliato per mezzo di mensoline. Della casa n. 28 non restano più che due file di modioncini, a foglie ed a teste umane, reggenti altra volta il balcone. Il sottopassaggio n. 20, con portale lunettato archiacuto a punte ed a cordoni, fu già riferito come uno degli esempi che meglio richiamano le peculiarità stilistiche venete(1). (*) Cfr. voi. I, fìg. 12.