210 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA FIO. 111. CANDIA — CANTONATA PRESSO S. SALVATORE. che racchiude la lunetta superiore è riccamente trattata a fogliami, cordoni, punte e dentelli di gusto gotico: ciò non ostante il portale è certamente tutto di un’epoca, e precisamente del principio del sec. XVI, età tradita del resto anche dalla rimanente architettura del palazzo: la persistenza dei motivi ogivali in tempo così tardo non può meravigliare a Creta dopo i tanti e tanti esempi che ne offre l’architettura sacra. — Sotto all’altra grande arcata sono incassate una porta e finestra moderne. Le due specie di targhe incorniciate che tuttora sussistono ai lati della facciata (e cui forse ne corri spon-d e v a una terza nel centro) altro non sono che il parapetto esterno di due balconcini, dei quali è distrutta ormai la parte superiore : i pochi avanzi tuttora riconoscibili dimostrano come ai lati di quelle incorniciature si sviluppassero due mensole destinate a sorreggere il bancale sporgente della rispettiva finestra. Quei balconi dovettero venir soppressi ancora durante l’epoca veneta, allorquando, modificato quello di sinistra, gli venne aperto a canto altro finestrone rettangolare parcamente decorato. — Internamente, al pianterreno, si vede ancora la bassa colonna centrale che regge le due arcate divisorie onde resta scompartito quel vano ed agevolata la posa in opera del soffitto in legno: FIG. 112 — CANDIA. CANTONATA PRESSO S. NICOLÒ MALVEZZI.