104 X MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA conservar esse arme... Et con tutto ciò per la strettezza et incommodita del luoco le arme o dalla polvere o dal ruggine si dissipavano et non stavano acconcie ne preparate di quel modo che ricerca il publico servitio. Al che giudicai in quanto si estendevano le forze mie di provedere, come scrissi a Vostra Serenità con mie lettere di 5 luglio J578{1)... Mi sono così fattamente affaticato che, inanti il mio partire, ho fatto essa fabrica da una parte et accomodate in quella tutte le arme. Et se non fosse stato l’incendio del palazzo del Capitanato che seguì... del mese di novemòre l’anno 1578... sarebbe esso magazzeno perfettamente finito secondo il modello „<2). Il prezioso documento del 1583 ci informa che la “ spesa fatta nella fabrica nuova della munition arente la vecchia, all’incontro San Vitto dal io 15/8 al 1582 importò 45 tute — senza calcolare 242 angarie, nuova sala, dal nome del capitano, fu (*) « Ho procurato in questi primi giorni del mio reggimento di restar informato di tutte quelle cose che in questo pressidio sotto neccessarie, per poter in quello che al carico mio aspetta provedere et rapresentar il tutto alla Serenità Vostra, come son tenuto. Et fra le altre cose degne di consideratione et di presta provisione ho ritrovato che sono molte arme le quali, per non esser luoco capace dove accommodarle, si convengono tenere nel modo che sono state già alcuni anni mandate da Vitietia nelli magazeni del arsenale, nel qual luoco per l'humi-dità hanno patito et patiscono molto, oltrachè nell’offìtio de gastaldi sono stati trovati hora una quantità d'archi, frezze, balestre, varatoni et altre arme simili che non è memoria d’huomo che si raccordi quando sono state poste in quel luoco, et per la longhezza del tempo sono per la maggior parte divenute marcie et inutili: le quali ho fatto levar di là et da esse cavare quello che si ha potuto di buono, il che si conservará con le altre munitioni consigliate per inventario al sopramassaro a ciò deputato. Et perchè non si trova altro che un solo magazeno vicino al palazzo del Capitaneato, dove si tengono le arme, il qual magazeno è così picciolo, pieno et ristretto che non può capire più cosa alcuna, vedendo quanto danno si è patito et si patisce tuttavia per questa causa con grave interesse di Vostra Serenità et con dubio, quando si rapresentasse occasione, di noti poterle adoperare, oltrachè per questo incommodo esse arme non si possono tener governate come si deve; al qual inconveniente anco se n’aggionge un maggiore che, essendo sotto detto magazeno boteghe et contigue anco case de particolari, stana con evidente et irreparabile pericolo, appicciandosi il fuoco iti alcuna di esse stantie, d’esser tutte le arme et munitioni, che sono di quella importantia che Vostra Serenità può considerare, abbrusciate. Onde ho perperi, più 19o mila per case abbat e le calcine, il ferro ed il legno(4). La detta Donata (5). giudicalo necessario far due fruttuosi effetti, di accrescer il luoco sudetto, facendolo capace per tutte le arme et valendosi delle case et boteghe predette levar via quel dubio et sospitione del fuoco, riducendo lutto esso luoco in isola ; et col parere delti clarissimi signori duca et proveditor generale, conforme anco — per quello che mi Vienne anco a firmato — all'opinione et desiderio delli clarissimi mici precessori, ho fatto dar principio a detta opera, nella quale, olirà quello che importa il pagamento d’una casa comprata da un datiaro debitore di questa camera fiscale senza far esborsatione di danaro — eh'è per la sumtna di ducati 994 venetiani — eh'è la maggior spesa che si potrà fare, si procurarà far quest'opera con quella menor spesa di Vostra Serenità che sarà possibile... per servitio, beneffitio et commodo publico » (V. A. S.: Dispacci da Candia, 5 luglio 1578). (2) Cfr. F. Berchet, La Loggia cit., pag. 14. — Vedasi pure la relazione del provveditore Luca Mi-chiel del 1580 (V. A. S. : Relazioni, LXXIX), in cui costui dichiara che per le armi il Nadal « ha fatto fabricar una sala contigua alla vecchia di altrettanta grandezza ». (3) V. B. M. : Hai., VI, 156. (4) Nella sua relazione del 1595, il capitano Filippo Pasqualigo si esprime: « Le munii ioni veramente di corsaletti, picche, corazze et archibusi sono ridotte con ordene e buonissima regola in due sale a similitudine di quelle di quest’arsenale » (V. A. S.: Relazioni, LXXXI). (5) Quanto al progetto di trasportare le armi dalla Sala Donata al nuovo Spedale, ove a pianterreno trovavansi già sette magazzini per munizioni, vedasi quanto si è detto a proposito di quest’ultimo (pag. 78).