I MONUMENTI ONORARI 139 Quanto a monumenti eretti alla memoria di semplici individui, l’esempio più antico che di tali onoranze ci sia pervenuto, ci riporta di bel nuovo a Canea. Per ricordare ai posteri le benemerenze di Pasquale Cicogna — il futuro doge — che era stato colà provveditore dal 1572 in poi, i cittadini di Canea avevano deciso di erigergli una statua di marmo. E a questo scopo avevano già approntata l’edicola, che tuttora vedesi murata nel lato esterno delle mura del castello prospicenti sulla piazza: una bella nicchia, sormontata da conchiglia e fiancheggiata da due teste di leone, che, malgrado l’età avanzata, risentono ancora del gusto gotico. Se non che il Cicogna, trovandosi allora a Candia ed avendo avuta notizia di quei preparativi, mandò con nobili parole ad ordinare che ogni lavoro fosse sospeso. Onde ai promotori altro non restò che murare, al posto della statua, una iscrizione che narra l’accaduto, senza tuttavia che in essa sia fatto neppure il nome del benemerito magistrato (1!. Quanto alla statua, è possibile che di essa ci tramandi memoria sia il disegno del Clonza del 1590 (2), sia ancora la tela che Palma il giovane ebbe a dipingere a Venezia nella sala dei Pregadi del Palazzo ducale : ove di fatti, insieme al doge Cicogna genuflesso ed alla personificazione di Candia, figura sullo sfondo la statua medesima di lui vestito da guerriero 3'. Molti anni più tardi nella corte del palazzo ducale di Candia veniva scolpita una ditore Domenico Diedo constatava tristemente come (z) Cfr. voi. I, fig. 9. « nè meno vi è una bandiera con l'insegna del protetor (3) Cfr. F. Sansovino, Venelia città nobilissima, San Marco! » (V. A. S.: Dispacci da Grabusa e Cerigo). Venetia, 1663, pag. 344. (■) Cfr. F. Cornelius, Creta cit., Il, 428. FIG. 63 — LA STATUA CICOGNA NEL DIPINTO DEL PALAZZO DUCALE DI VENEZIA.