16 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA cristiana), enumerando i beni ottenuti in dono da Defterdàr Achmet Pascià, così sommariamente descrive l’edificio, allor allora evacuato dai vecchi dominatori : “ Nella contrada Agìa Chiriachì una casa detta palazzo ducale, a due piani: il piano superiore con due sale, nove camere, una cucina, tre terrazze; l’inferiore con ventidue camere, una grande stalla, un grande deposito, una prigione, tre cisterne ; inoltre, presso alla scala (merdiven bascindà) dicianove camere, una loggia, due fontane, quattro cortili, tre pozzi, sedici botteghe, w» deposito „(1). Oggigiorno l’isolato di case già adibito per il palazzo, pur mantenendo nelle linee generali della sua pianta la forma antica, è interamente occupato da baracche di legno, botteghe, magazzini e case private. L’arco cieco che fino a pochi anni or sono ravvivava una parete terrena del fianco occidentale (dentro al vicolo) è stato recentemente distrutto pur esso; ma restano invece una serie di magazzini, coperti di volta in pietra ed utilizzati ora per botteghe, l’uno accosto all’altro nel tratto centrale di quel lato che dà sulla piazza. (') Archivio del Kadi di Candia : da gentile comunicazione e traduzione di Mechmet Younous