A. I palazzi delle magistrature. i. IL PALAZZO DUCALE. L’organizzazione della colonia cretese, ostentatamente foggiata sulla falsariga di Venezia, come si tradiva nell’ordinamento interno della sua vita politica, così si manifestava al di fuori nei monumenti del Regno, per culminare in quella piazza, che, per possedere il suo San Marco, la sua torre dell’orologio, la sua loggetta, il suo palazzo ducale e persino i suoi colombi, poteva dirsi la più perfetta imitazione formale della piazza della Dominante, anche se la situazione e la icnografia della località e la forma, lo stile e il più modesto aspetto degli edifici non presentavano soverchie analogie col prototipo famoso. Il palazzo ducale, destinato al magistrato supremo — di durata biennale — cui era affidato originariamente il governo dell’isola e che anche negli ultimi tempi mantenne eminentissima la propria carica nel Regrio, dovette sorgere pur esso —■ o essere riattato da un anteriore edilìzio bizantino — ai primi giorni di stanziamento del veneto dominio a Creta(1) e servire al tempo stesso di sede principale per il governo dell’isola e per l’amministrazione della giustizia, e di abitazione del duca medesimo. Ma soltanto in un documento del lu aprile 1269 troviamo per la prima volta ricordo di quell’edificio(2) ; e nel 1300 si nominano i 500 perperi annual- (‘) La prima volta che si parla di un duca, di ('-) G. L. F. Tafel und G. M. Thomas, Urhttnden Creta si e nel 1209 (Cfr. G. Gerola, La dominazione zur Handels und Staatsgeschichtc Venedigs (Fontcs genovese in Creta in Atti della Accademia degli Agiati. veruni austriacaruin, II, 12-14), Wien, is5h, n. i.CCLX. serie III, voi. Vili, fase. 2), Rovereto, 1902, pag. 146.