158 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA tificato, che talvolta è pure munito di torri : il che avviene specialmente per i monasteri più antichi e per quelli in riva al mare maggiormente esposti alle sorprese dei corsari. Nei monasteri più ricchi il cortile è accompagnato da un chiostro ad arcate — molto semplice però sempre. Di rado — tranne il caso di aggiunte moderne — i conventi possiedono un secondo piano. Fra le abitazioni si distinguono il refettorio (rgójieCa), l’appartamento dell’abate (fjyovjuenxóv) e l’ospizio pei forestieri. Ma completano l’economia del monastero anche i magazzini, gli opifici, i forni, le cisterne, le fontane ecc., nonché il giardino, l’ortaglia ed il frutteto. — Parecchi edifici però, specialmente le case dei coloni, sono esclusi dal recinto vero e proprio del monastero. Città di Candía. — I monasteri greci della città di Candia dei quali abbiamo notizia sono i seguenti: Anzi tutto il convento di proprietà dei monaci del monte Sinai, intitolato a S. Caterina(l). I dati che lo riguardano risalgono ai più antichi tempi dello stanziamento veneto a Creta ; e fin da allora abbondano le bolle pontificie dirette alla Serenissima in favore di quel monastero e degli altri possedimenti dei Sinaiti in Creta(:!). Il monastero fu celebre per la scuola greca quivi fondata nel secolo XVI, al cui insegnamento parteciparono gli ingegni più eletti del mondo locale cretese(J). Occupato il monastero dai Turchi al tempo della conquista della città, la chiesa venne convertita nella moschea che tuttora conserva il titolo di S. Caterina, non lungi dalla via Larga. I Sinaiti si trasferirono invece nella piccola chiesa di S. Matteo(4), ove tuttora soggiornano(5) : su quella facciata, oltre all’epigrafe del 1600, trovasi una nicchia in stucco con una statuetta tutta imbiancata di putto posante sopra un delfino (Bacco ?). Altro monastero greco, durato fino agli ultimi tempi della dominazione veneziana, dovrebbe essere quello della Madonna Trimartiri (così chiamata per essere la chiesa a tre navate), di cui dice il Coronelli “ Li Tre Martiri, chiesa greca e convento di Calojeri „(6). Sono ricordati invece soltanto nei primi tempi del dominio veneto — e pare (') Pianta di Candia del Coronelli, n. 48. Venetiarum > (V. B. M.: Lai., IX, 1/9). (s) Cfr. G. Scappimi, Notizie cit., appendice (spe- (3) F. Cornelius, Creta cit., I, 223; N. STAY- cificatamente a pag. 47); F. Cornelius, Creta cit., PAKI1Z, Stazioniti] cit., I, 140 nota e 203 nota 2. I, 222. — Anche di una delle chiese del Salvatore (*) 2. A. SAN&OYAIAHS, Xgiaxiavixai èmyQatpaì a Candia stessa si tramanda < ab antiquo dicta ec- KSr¡zrig (’A»r)và, XV). 1A9>'¡r>¡my, 1903, 163. desia et alia loca que tenet monasterium Sinaitorum (5) Pianta di Candia del Coronelli, n. 25. ei concessa fuerint pro climosyua... per dominationem («) Ibidem,n. 4i. — Cfr. V. Coronelli, [solario cit.