2io DELL* HISTORIA VENETA 1648 difapplicatione Tua, & i inali fucceilì dell’Armi. Anche *1 nc^tan Capitan Bafsà ritornato alla Porta , dopo corfa gran tempeft* fata pace" di mare, che ingojòdue galee , e ne fece romper due al-esvtneiu. tre } pcr coprire la fua viltà, incolpava i depoili Minifìri , c declamava con tutti, non doverfi autenticar con pace indegna r affronto di reftar chiufe dentro i caftelli 1’ infegne fem-pre vincitrici degli Ottomani j ma effcre di meftieri con magnanimi sforzi vendicar l’acerbità, e la novità dell*ingiuria. Sollecitava per tanto un potente armamento, e con minaccie chiedeva vafcelli a’Miniftri, & a’Mercanti Chriftiani. I Tartari , fcorià la Polonia, vendevano per armar le ¿alee a prezzo vile quei miferi fchiavi. Il Vifir entrato con grand’ acclamatio-nc nel grado, tradiva veramente le concepite fperanze, carico d’anni, ignudo d’efperienza, incerto della dignità, e della vita. Ad ogni modo in quello principio moitrava d’applicar alla guerra, e con larga mano fomminiflrava danaro, cercando con ottanta mila zecchini fpediti in Barbaria, dì chiamar i Corfari a militar fotto lo flendardo Reale. Inviò egli foldati a Scio, affine che di là paifaifero in Candia 5 e tutto intento pareva alle provifioni, & alla guerra coll’ ingegno, e coll’oro. .Sarebbero itati fenza dubbio gli apparati maggióri, fe qualche picciola nube non haveife cominciato ad apparire nell’ Alia, che quantunque dileguata ben pretto, divertì ad ogni modo gli animi, & indebolì alquanto le forze. Caidar , che vivente Ebrain haveva in quelle parti Afiafofptn* cominciato qualche rivolta , hora fi dichiarala contrario al 0pparn7hb governo. Fù egli veramente oppreffo prima qua fi, che fol-fÌnTZ* ^evar ^ poteflèj ma i femi fi dilatarono in altri, e l’efem-rurcy“, pio fufeitò rumori alla Porta. Si allevano nel Serraglio molti figliuoli, che con flrana barbarie a padri rapiti, e con fe-vera dìfciplina educati , fervono alla militia , per cui ogni due, ò tre anni i migliori fon feelti. Ma per trafeuraggine di Ebrain eifendo corii fett' anni, molti afpiravano di palfar con paga maggiore alla militare licenza , XJiciti però in graffo numero dal Serraglio, prefero animo, quando udirono efi-birfi loro d’arrolarne fenza ritardo trecento ; c vedendoti ingrof-fati da molti di mal’affare, & invigoriti d’alquanti Spahì, che foffrir non potevano da’capi de’ Gianizzeri la direttion del