nr. — pola. 133 di S. Pietro e la città, nella larga e facile insenatura che vi forma il mare, giace l'arsenale principale. Nel porto interno si può ancorare da per tutto anche a distanza da terra, perchè a riparo da qualunque agitazione di mare. La costa vi è facile e si può sbarcare quasi dovunque. / Il fianco S. del golfo è formato da una stretta penisola, la quale, staccandosi dal gruppo di colline dei Ricci, Cellisi e Veruda, alte da 90 a 100m sul mare, termina a capo Compare, dopo aver raggiunto sul M. Signale la sua massima altezza (180m). La larghezza di questa penisola è di 1300“ circa fra l’arsenale e la valle di Cune; di 300 in corrispondenza ¿¡ella valle Fora, rei quale tratto si ha del pari la massima depressione della penisola. Ha fianchi rotti da insenature e sporgenze, delle quali le principali sono quella del Musil e la punta di Verudella. Il terreno che si stende al N./ed all’E. del golfo, non è che un esteso altipiano a leggiere ondulazioni ed a basse alture, raggruppate in successive linee che dal litorale, a cui s’appoggiano, si innalzano ad archi successivi e pressoché concentrici verso Digiianp. Queste colline, che hanno altezza di 40-50“ in vicinanza al golfo, vanno successivamente innalzandosi fino ad oltrepassare i 100“. / \ Al centro di questi archi collinosi, e più precisamente nella direzione Pola-Altura, corre una linea di massima depressione, la cui altitudine sta in media fra i 40 e 60", quantunque discenda nel piano fra S. Daniele ed Altura fino a 28“. Si è appunto in questa depressione che passa la ferrovia Di-gnano-Pola nell'ultimo suo tratto. Questi colli si presentano dapprima o denudati o coptrti da meschini cespugli con qualche coltura a campo qd a vite