50 ni. — DESCRIZIONE DEL TERRENO E DELLE STRADE su clivi in gran parte scoperti. Il Recca ed il Risano, che alla loro foce hanno vaste saline, e dove sono attraversati dalla strada scorrono fra praterie acquitrinose, limitano la praticabilità del terreno laterale alle colline di Zaule, ed alla insellatura di Plavia, ov’è facile uscire anche ai cavalli ed ai carri. Dal Risano la rotabile sale leggiermente -fra campi limitati da siepi e muriccioli sino al bivio di Pobbega, poi fra campi e radi vigneti, alta 810m sul mare, giunge alle saline che circondano Capodistria. Da Capodistria a Buje. — Dal bivio di Capodistria tiensi per poco di livello a campi che ricoprono il fondo del Cornalunga, tra fossi e siepi d’impaccio insino ai piedi dell’ascesa che fa capo alla depressa insellatura di Monte, ascesa la -rflCy 0/ quale sviluppasi non interrotta per circa 7 km., con pendenze varie del 3-5°/0.11 versante su cui ascende è fortemente inclinato, inciso da borri profondi, malagevole per salti, muretti di sostegno,- fitta ed intricata coltivazione a campi eoa riti ed olivi: presso alla cresta i pendii, tuttoché mantengansi ripidi, sono tuttavia praticabili a fanteria. Parimenti assai ripido, impraticabile o quasi, boscoso in alto, con parete franosa superiormente alla strada, è il versante sinistro della valle Vanderniga, lungo cui la rotabile scende con uniforme nudo od a bassa macchia, sino a raggiungere, superiormente a Castelvenere, l’orlo dell’altipiano di Buje. Sul quale la rotabile svolgesi pianeggiante o con leggiere contropendenze, or di livello, ed ora a mezza costa, spesso tra muriccioli a secco o siepi vive, che impacciano l’uscire anche a fanteria. Questo altipiano, leggiermente ondulato, rotto da avvallamenti e doline, or' coltivato ed ora a bassa macchia ed a gerbidi, coperto solo nelle vicinanze di Buje, appare in generale