142 V. — CONCLUSIONI Giulie; il secondo, arsenale marittimo, gran porto militare e base organica della flotta austriaca. Senonchè il possesso di Trieste e dèi territorio circostante è condizione, diremmo, quasi indispensabile per le operazioni svolgentisi nella prima zona e per il loro proseguimento verso la Sava, non solo perché Trieste offre col suo porto un’ottima base di approvvigionamento, ma più specialmente perchè con tale possesso si allarga il fronte di operazione e si copre il fianco contro insulti nemici provenienti dal mezzogiorno dell’ Istria. Nella seconda zona invece le operazioni militari non potrebbero avere che l’obbiettivo speciale di Pola, senza diretto legame nè immediata influenza nelle operazioni principali. Nella zona superiore le numerose linee di alture che dalla muraglia carsica dei Cicci si protendono tortuosamente alla costa adriatica tra il seno di Muggia e quello del Quieto, tracciano buoni fronti difensivi fortemente costituiti e bene appoggiati i quali sbarrano direttamente tutte le linee che dall'interno dell’Istria portano su Trieste e sull’altipiano soprastante. Di tali fronti basterà qui ricordare, oltre quello Antignano-Cernical (di cui si tratta nella Monografia delle Alpi Giulie) i due fronti di molto valore costituiti dalle alture in destra al Dragogna ed al Quieto, descritti al capitolo III. Nò meno forti riscontransi le posizioni contro cu sarebbero condotte ad urtare le operazioni offensive moventi da Trieste verso l’interno della penisola. Nella zona calcare meno frequenti incontransi posizioni nell’ano e neH’altro senso; nè queste hanno caratteri spiccati e valore difensivo considerevole. Il terreno, foggiato a basse ondulazioni, vi è più aperte alle manovre. Però le estese macchie e l’intricata cultura inceppana spesso la marcia e mascherano alla vista larghe porzioni di suolo.