490 DELL* HISTORIA. VENETA 16^4 ìmmcrfai più torto, che circondata , nelle paludi fenz’altra ftrada,, che quella , che {tendono i ponti ò che l’ufo di barche permette . Per attediarla' convenendo unir le forze , e fopra tutto afpettar gli Alemani tardi al moto , e lenti ad ufcir da’quartieri , prima che futte pronto f efercito , e delle cofe necettarie fornito , perduto il benefìcio de’ ghiac-gh au~ ci, quando fegul 1’attacco, flava per fcadere 1’Aprile .. In-j?i™L"ca- veftita ad ogni- modo da tre parti', i Turchi cacciarono fuo-mjfa. ri la gente inutile , accioche confumando i viveri non fer-viffero di pefo a’ foldati , non curando d’ efporre a morte più dura quei , che non erano capaci di morir fotto- 1’ armi.. Trovarono i Generali fui fatto le difficultà , che nelle confulre erano' fiate ò; non prevedute , ò derife . Riufci-va imponìbile afciugar le paludi ancorché col taglio di alcuni argini alquanto’ s* abbattattero 1’ acque .. Conveniva perciò’ fuperarle con innalzar dighe , e fopra ette con le batterie, e-con gli approcci avanzarli ; ma gl’ iflromenti, e la matteria mancava e le militie riattavano la. fatica di adoperare il badi!, e la zappa I Generali per fentimenti , e per genio contrarii , rapprefentavano la più moflruofa fi-rVi!Sura difcordia *• Comandava il Conte Strozzi a’Cefa-gmirali rei f gli Ungheri, & i Crovati obbedivano allo Sdrino ; & Alamanna aj conte d’Hollac quei dell’ Imperio . Braviflimo» il primo della fua fpada , riufciva inefperto nel fupremo' comando , fuperbo& altiero, prodigo del fangue fuo ,• e di quel de’ foldati . Lo Sdrino coraggiofo, & avvezzo a combattere in campagna co’Turchi , credeva potere con ugual furia urtare nelle muraglie. L’ Hollac imperito nell’ armi , {limava di mantenerfl in credito col riprendere gli altri , e contendere qualunque propofla . Combattevano dunque gli aggreffori col fìto, coll’ opinioni , e con la neceflìtà , oltre che i di-fenfori con ardir difperato inferivano loro danni continui ali Aia. con fomte frequenti ► Scorrendo il tempo , Se appena co-mannifiri- minciata l’oppugnatone , udirono ì Generali negli ultimi '«gtdJd! giorni di Maggio , che il Vifir ufeito folleciramente in cam- * pagna s’avvicinava col foccorfo a gran paflì ; e conofcen-tacje‘di' do quanto fufse pericolofo Y attenderlo , deliberarono di Tura,. ]evarfi. e l’efeguirono in fretta con diferdine , e confuiio- ne