ZONA PRIMA. — § 1. DESCRIZIONE DEL TERRENO 45 vanni fra Zaule e Noghera con falde scoperte di assai facile accesso. 11 seno di Muggia è separato da quello di Capodistria mediante un gruppo di colli, che nel mare si protende alle due punte Grossa e Sottile, ove la roccia è tagliata a picco, mentre altrove il pendìo si avvalla morbidissimo sino alla spiaggia. Il colle di Antignano (336m) è il punto più elevato dello spartiacque, inciso presso le Scoffie da una depressione percorsa dalla postale di Trieste, e quindi ondulato a circa 160m d’altezza ai colli pianeggianti di Elleri e S. Brigida. Meno elevato, più largo, interamente coltivato a campi e vigneti con fitte piantagioni, è il dosso che, depressosi con salto ripidissimo ad 0. di Cossianzich, si interpone fra il Risano, ricco d’acqua, ed il Cornalunga, i quali sfociano nel seno di Capodistria. Le alluvioni del Cornalunga o Fiumicino formano la lingua di terra che unisce alla terraferma lo scoglio arenoso sul quale si erge la città di Capodistria. Il dosso che lorma il versante meridionale e occidentale del Cornalunga attinge la maggiore elevazione al monte di Paugnano (403m), e si deprime più che altrove sotto Monte, alla sella (304m) percorsa dalla postale per Buje. Più a settentrione il dosso stesso si eleva di nuovo e si divide in tre rami che si protendono in mare colle sporgenze di punta S. Marco, punta Ronco e di Pirano. Tra le due prime si aggira l’amenissimo ed ubertoso anfiteatro collinoso di Isola ; tra punta Ronco e Pirano havvi la vailetta del T. Acquaria, col suo limitato taìus alluvionale ridotto a saline. 11 terzo ramo più considerevole e tortuoso raggiunge la maggiore altezza alM. Maglio (283”), e frastagliato a ponente da piccole vailette muore colle sue propagini celle alluvioni accumulate nella rada di Pirano dai torrenti Grivina e Dragogna.