46 III. — DESCRIZIONE DEL TERRENO E DELLE STRADE Fra il Dragogna ed il Quieto, le due maggiori valli del-l’Istria, ergesi un’altra serie di più contorte ramificazioni collinose, non interrotte che da un leggiero affioramento calcare fra Momiano e Sdregna. Codeste alture, le quali raggiungono coi loro punti culminanti una altitudine media di 480m nei colli di Gradigne, di Salise e di M. Semi, hanno identici i caratteri orografici, la coltura e la praticabilità del suolo colle colline dianzi descritte; più estese però riscontransi le macchie, anche d’alto fusto, in ispecie sui fianchi di M. Semi e a S. 0. di Sterna. Numerosi torrentelli incidono profondamente i fianchi di queste alture, e dopo un decorso sinuoso di pochi km. scompaiono d’un tratto in profonde voragini, precisamente là ove urtano contro l’affioramento calcare anzidetto. Principalissimi fra questi sono i burroni che solcano i fianchi meridionali di M. Semi, le cui vallicelle, larghe talora sul fondo e coltivate, durante le piene vengono sovente ricoperte dalle acque, a cui non sono di scarico sufficientemente rapido le sotterranee vie. Ad occidente queste alture terminano nel terrazzo calcare su cui ergesi il poggio di Buje (220ra): suolo carsico, leggiermente ondulato, rotto da avvallamenti e doline, in gran parte a bassa macchia, talor nudo, raramente e solo nei pressi degli sparsi casolari coltivato a campi. Infine tra l’alta valle del Quieto ed il vallone della Foiba, che a Pisino scompare in profonda voragine (1), elevasi un altro gruppo di colline, le cui vette arrotondate oscillano in media fra i 350-400™. Han strette le creste, generalmente (1) È un baratro a perpendicolo, sul cui ciglio calcare, leggermente inclinato verso SE., sorge la città di Pisino. È profondo 12-5", e si svasa ad E. nella valle del torrente.