6146 Capita» £afià mio• namcnntje con l'amala ufcìto di' Dardanelli, porta fot c tr-Ìo in Canea. LtnltXXa del General Cappello. 100 DELL’ HISTORIA VENETA zicava aH’ufcita, e fapendo i Turchi ne’cali dubbii cangiar il furor in lufinghe, il Sultano con meifo efpreifo gl’ inviò folenne regalo di Sabla, e di vefte, ma con minaccie di levargli la tefta, fe prontamente non conduceife fuori l’armata . Dunque rimeife fpeditamente le cofe, & inviate alcune galee in Mar nero per tener in freno i Cofacchi, attefo un giorno di calma, ufcì di nuovo con feifanta galee, e quattro maone, paifando verfo il canal di Scio a vóga arrancata. Il Morofini ftando immobile per la bonaccia a Capo Gianizze-ro, & altri iìti, più non potè, che offenderlo alquanto di lontano con artiglierie 3 poi fpirando vento favorevole , falpò l’ancorej e feguitollo. Ma il Bafsà,in Scio trovate venticinque navi di Barberia, con altrettante galee de’ Bei, e più di ducento Saiche con ventimila foldati, fuperbo per la profpe-rità dell’ ufcita , e per 1’ unione di tante forze, fprezzava la fqu adra de’ Venetiani, che difuguale al cimento, pafsò a Ti-ne per cuoprir l’Ifola da’ danni, che tentaflero i nemici inferirle j e trafcorfi poi quefti fenza toccarla, andò a congiungeril col Capitan Generale. Il Bafsà con buon vento di Tramontana approdato felicemente in Canea , vi sbarcò quanto volle j e lafciata in quel porto la metà delle galee , coll’ altre, e con tutto ilnavilio, ripartito a S.Teodoro, & al Lazaretto, oifervava i movimenti de’ Venetiani. Mentre a’ Dardanelli paf-favano tali fucceffi , il Capello, s’applicava lentamente a riordinare le cofe , e fi trovava con cinquantadue galee, fei galeazze, venti legni minori di varie forti, cinque vafcelli da fuoco , e trentacinque navi da guerra , oltre quelle del Morofini 5 forze baftanti per cimentarli cogl’ inimici, fe di pari ha veliero corrifpofto l’animo, e la fortuna» Ma egli fettuagenario, quanto degno per integrità d’animo , e probità di coftumi, altrettanto inefperto della militia, e del mare , tepido ne’ configli, e molto più tardo nell’opre, benche haveffe deliberato di fari! incontro a’ nemici, guaftando poi con dilationi l’opportunità , lafciò, che fopraveniifero in Canea altrettanto folleciti, e pronti . All’ hora pure, benche con fvantaggio per il fopravento, che godevano i Turchi, fu rifoluto di ufcir al cimento. Ma nel trar fuori di porto le navi non s’ usò alcuna fretta j e con peggior configlio ordinata in quel procinto raifegna iòpra le In-