V. — COXCLTJSIONI 143 L’importanza militare di Pola si è visto essere determinata dalla sua postura e dalle condizioni idrografiche del suo porto, che ne fanno un punto marittimo militare di grande entità, e dall’essere base organica della flotta austro-ungarica. Ma per la sua posizione eccentrica rispetto ai maggiori obbiettivi in una guerra fra Austria e Italia, parrebbe che le operazioni attorno a tale piazza non possano rappresentare che un episodio, il quale, per quanto rilevante, non sarà mai il decisivo della campagna. Tale episodio potrebbe anzi razionalmente segnare l’inizio della campagna stessa, essendo utile che la flotta italiana abbia nel Quarnero o nella costa 0. dell’Istria una buona base marittima, che assicuri all’esercito la linea di alimentazione e di rifornimento fra Venezia e il litorale triestino, e perchè, affermata fin dal principio la superiorità marittima italiana, si aprirebbe libero il campo a qualsiasi ulteriore intrapresa della flotta nell’Adriatico. Esce dal nostro compito il precisare le modalità, l’indirizzo a cui dovrebbe informarsi l’attacco della piazza di Pola, se cioè all’attacco dei fronti volti a terra debbasi dare la preferenza, e se meglio convenga operare da mare, od infine se giovi, ed in quale misura, combinare operazioni da terra e da mare ad un tempo. Ricorderemo solo come le condizioni logistiche dell’Istria meridionale non presentino sufficiente attitudine a grandi operazioni terrestri, e come ad ogni modo l’attacco di Pola da terra, sia esso il principale, o non rappresenti invece che l’atto complementare dell’attacco da mare, trovi maggiore opportunità di esplicarsi per ragioni logistiche non meno che tattiche sul fronte Dignano-Altura, che costituisce il lato più vulnerabile della piazza.