ZONA PRIMA. — § 2. DESCRIZIONE DELLE STRADE 49 rione delle ascese e discese, raramente superiori al 5 6 •/., è linea di marcia atta al transito continuato di qualsiasi colonna. Lo sviluppo però e la frequente successione delle ascese rende in ambo le direzioni necessario il rinforzo al traino di carreggio pesante tra Capodistria e Pisino. Non ha- opere d’arte di notevole importanza, all’infuori di ponticelli di poca luce, e muraglioni di sostegno di poca altezza; nè ha tronchi la cui facile distruzione consenta d’interrompere efficacemente la rotabile stessa. Novera bensì talune mezze coste rocciose, ripide specialmente nell’ascendere l’al-, tipiano di Buje inferiormente a Castelvenere, e nello scendere dal pian di Terviso al profondo avvallamento del Draga, ma la loro distruzione richiederebbe considerevoli lavori di mina. Pietre chilometriche in fianco alla strada ne segnano le successive lunghezze, con origine a Trieste: fili telegrafici l'accompagnano in tutto il suo sviluppo. Particolari. — La Trieste al bivio Capodistria. — Da Trieste corre in piano contornando la punta di S. Andrea, alta pochi metri sul mare, verso cui è sostenuta da muraglione e parapetto in pietra. Con due risvolti a dolce pendenza sale a Ser-vola, donde non ripida scende ad allacciarsi a S. Anna ad altra rotabile, che con più breve sviluppo, però con pendenze superiori al 1012 °/0, vi giunge direttamente da Trieste, passando in fianco al cimitero. Da S. Anna la rotabile valica con due brevi contropendenze lo sprone che termina alla punta di S. Sabba, racchiusa tra siepi vive e muriccioli, che ne vietano l’accesso alle adiacenti falde, rivestite da intricata coltivazione. Corre in leggiero rilevato fra le umide praterie in fianco alle saline alla foce del torrente Rosandra, attraversando su ponticelli in muratura taluni fossi di scolo, di poco impaccio, e prosegue insino al Risano alternando frequenti contropendenze