6 I. — GENERALITÀ. Alla mancanza delle piovane, s’aggiunge le mancanza di fiumi dovuta, oltreché alla conformazione stessa del suolo irregolarmente ondulato a piani ed a poggi, specialmente ai numerosi sprofondamenti imbutiformi in cui scolano le acque piovane, per poi precipitare nelle sottostanti sterminate caverne, donde dopo un lungo corso sotterraneo giungono alla spiaggia, o sotto il fondo del mare, ove ricompaiono come sorgenti sottomarine (1). Nell’Istria tuttavia, ed in special modo nella regione-mar-noso-arenaria, risconti-ansi talune valli, brevi però e tortuose, sul cui fondo scorrono torrentelli, d’ordinario perennemente alimentati. Tali il Risano, il Dragogna ed il Quieto, che è il maggior fiume dellTstria. Nella regione meridionale o calcare verificansi più spiccatamente le condizioni generali idrografiche accennate pel versante occidentale delle Giulie, e fatta eccezione dell’Arsa, in cui scolano le acque del lago di Cepich, niun altro corso d’acqua merita speciale menzione. Di questi e degli altri minori ond’è solcata la penisola istriana si discorre più diffusamente nei paragrafi del capitolo III in cui è descritto il terreno. Coltivazione (2). — Nell’Istria meridionale coltivasi a preferenza la vite, la quale scarseggia nell’ Istria settentrionale, non alligna nel territorio dei Cicci. e salvo poche eccezioni neppure sul Carso triestino. L’olivo prospera non solo alle spiaggie, ma anche in tutti i siti dell’interno, ove non esposti alla bora; e sebbene la (1) V. Monografia delle Alpi Giulie, parte 1*, pag. Ili e seguenti. (2) Il terreno posto à coltura ha una estensione approssimativa «li 175,375 ettari, pari a circa il 86 •/• della intera provincia, misu-