8 I. — GENERALITÀ rato in limitate proporzioni, non bastevoli a soddisfare ai bisogni della popolazione. Industrie e commercio. — Il paese in generale è povero in fatto d’industrie: gli scavi di lignite, specialmente celebri, e fatti su larga scala nelle miniere di Carpano presso Al-bona; le fabbriche di cemento idraulico, tratto dagli strati di schisto marnoso che trovatisi presso Eovigno, Pola ed Albona; gli scavi di saldarne, fra Pola e Medolino e sulle isole Brioni, con esportazione annua di oltre 10,000 quintali per Murano, per la fabbricazione del vetro; fabbriche di mattoni, di solfato di soda e di magnesia a Pi-rano; le concierie di Capodistria, ed infine la pesca rappresentano le industrie principali nelle quali si. esplica l'attività degli Istriani. Il paese è inoltre ricco di cave di bellissima pietra da costruzione (calcare), conosciuta col nome di pietra d’Istria, sul Carso, presso Orsera, Rovigno, Valle e sulle isole Brioni ; e di vene di marmo presso Pinguente, Novacco di Montona e Moschienize, dalla cui esportazione l’Istria ritrae qualche risorsa (1). Altro ramo d’industria sono le estese saline di Capodistria, di Sizziole presso Pirano: la produzione però di sale marino è limitata annualmente a circa 300,000 quintali, i quali consumansi per la maggior parte nella provincia, con esportazione di appena un sesto circa. L’industria marinaresca, sebbene segni in quasi tutti i porti dell’Istria un lento ma sensibile progresso, è tuttavia (1) Dalle cave di Vincural presso Pola fu tratta la gran mole calcare che a Ravenna copre a volta schiacciata la Rotonda, già mausoleo del re Teodorico. Delle cave di Montauro, Rovigno e dei Brioni sono le pietre onde constano i famosi murazzi della laguna di Venezia.