LIBRO Q_U INTO. z95 e da ciò nacquero calamità deplorande , valendofenea prete- 1651 ito gl’ inquieti j e divifo il Regno in fattioni, cambiandole molti, ò per capriccio , ò per intereife , non fi fapeva difcerne-re, nè 1* oggetto degli odii, nè il foggetto dell armi. Defolan-dofi le Provincie, s'uccidevano gli huomini , e fi rapivano le foitanze y e tutto effendo preda, e licenza, li comprovava pur troppo, cheipopoli defìderana Tempre buoni Mini (tri, e per-feguitano i migliori , II Rè entrato nel quartodecimo de’ Tuoi anni t aflunfe nel Parlamento , con le forme folite, in sè fteifo il governo del Regno, e rinuntiandolo la Reina y diiTe ella ad aU ili»~ ta voce : Dì baver nella fua Reggenza amato con tal equità ì ZZI. * popoli, (j1 i figliuoli, che non lì haveva punto diftintì ne fuoi fen- d Cimenti *• Haver educato il Rè con le majftme dì ejfer Tadre non »,/ rimarne no , che Capo del Regno t (y ittfìeme baver diretto i popoli più X7rì*. con patrocinio foave f che con duro comando. Ejfer fi fervita de Mìni Uri affegnati dal Marito defunto, onde b averli trovati più toflo, che [celti. TSLon tener, che rimproverar a sè fletta, nè dì che dolerfi de’ fuoi Configlieri, mentre gli affari della, Corona erano proceduti con tanto fplendore, e felicità, cbe prima alcuni fpiriti più incollanti della fortuna fi fon annodati delle profperita r cbe la fle(fa fortuna fi fia pentita dì favorir-la. Quanto a sè, augurar fi quiete con lieta, e tranquilla cofcien-Xa flSLelrefto efortar il Realla gìuflitìa, i Grandi alla pace, i popoli all'obbedienza. Non giovò tuttavia nè meno quello ripiego di cavar il Rè di tutela,ad acquietare le cofe, perche in fatti per l'età tenera del Figlio r nella Madre continuava il comando , & appretto di lei più , che mai il Mazarini ^ f benche lontano regnava. Il Condè, permutato col Duca di Pernon il governo di Borgogna in quel di Ghienna, poilofi con difperati configli in braccio degli Spagnuoli, riceveva da fi tri dtì effi danari, e foccorfi. L’Arciduca valendoli dell’occafione, ricuperato Furne , Vinoxberg, e Li neh , in vaie la Francia j nè più fi parlava1 di pace, che per infidia, ò per complimento. Alla Republica premevano più le cofe d’Italia y dove la ca-fa di Mantoa con doppia vincolo di parentela fi ftrinfe all’ Auflriaca y poiché il Duca Carlo fposò l’Arciducheifa Ifabella Clara Eugenia d’Infpruch, e V Imperator Ferdinando pre-fe per moglie Eleonora forella del Duca. Di ciò i Fran- T 4 cefi