— 173 — della Marina Veneta. Dopo la resa del 49, tutto fu rivolto a creare una marina prettamente Austriaca, instituendosi un governo centrale marittimo a Trieste, e a Venezia togliendo il collegio di Marina. Sullo stato in, cui trovavasi Venezia allora, ben si può argomentare dalla pittura, che ne fa Nicolò Priuli P. V. nell’ atto di rifiutare il carico di Podestà, o capo del Comune chiamando Venezia depauperata ed esausta, spogliata del suo libero commercio, affievolita nelle officine dell’ Arsenale. E il Priuli stesso coraggiosamente scriveva al-l’Imperatore, con franca parola di cittadino zelante ; Venezia languiva in uno stato di dejezione e di avvilimento, deserta nel-1’ arsenale, fiaccata dalle gravezze, abbandonata dai negozianti forestieri, disertata da migliaia d’abitanti, vedovata da tanti capi famiglia proscritti. Chiudeva il suo scritto all’ Imperatore, con queste ardite parole :