— 325 — dizione che il Conte Giustinian riconoscesse in quest’atto una grazia del Sovrano straniero. Ma il Patrizio Veneziano consenziente la moglie che pur soffriva assai per tante privazioni economiche faceva rispondere al Principe Mettermeli Ambasciatore austriaco a Parigi che : il Conte Giustinian non avrebbe mai domandato nè mai ricevuto atti di grazia dall’ Imperatore d’Austria. Risposta veramente degna d’un discendente di Dogi. Due giorni innanzi era giunto anche Giorgio Manin figlio del grande dittatore che aveva seguito Garibaldi nella spedizione dei Mille, e preso parte alla recente campagna, ma l’austero uomo timoroso che lo si accusasse di sfruttare la gloria del padre aveva evitato ogni pubblica ma-nifpstazione pago del dovere compiuto, e più tardi dopo molte insistenze accettava lo ufficio di comandante della Guardia Nazionale.