— ìaì — Comunale. Confessava il violento suo desiderio, dopo gli ultimi avvenimenti di condurre vita privata per accudire al suo domestico censo, scomposto dalle passato ed attuali gravezze, non sentiva in se forza, capacità, coraggio, per reggere una città sfasciata nella sua comunale amministrazione, depauperata ed esausta ; spogliata del suo libero commercio, affievolita nelle officine del suo arsenale, che però in lui non era venuto meno l’amor di patria, del quale aveva data prova coll’ intervenire a Vienna. Significantissimo è 1’ indirizzo che il Priuli scriveva all’imperatore Francesco Giuseppe, dove diceva che Venezia languiva in uno stato di dejezione e di avvilimento. Spoglia del libero commercio, priva dei principali officii centrali traslocati a Verona o Trieste, deserta nel suo arsenale, smunta dalle gravezze, abbandonata da commercianti forestieri, disertata