— 296 — veva raggiunto l’estremo, e che subiva ancora l’odiosa presenza dei soldati austriaci, i quali lino dal luglio avevano invece sgombrato il Veneto meno le piazze fortificate. Eppure Venezia ebbe la forza di astenersi da ogni pubblica manifestazione che avrebbe potuto dar luogo a gravi incidenti coi protervi dominatori. La Gazzetta usciva il 5 senza l'odiata « pollastra » bicipide ed accorciava il suo titolo : da Gazzetta Ufficiale di Venezia diventava semplicemente Gazzetta di Venezia il giorno 9 annunciava che la compilazione veniva assunta dall’avv. Paride Zaiotti, genero di Tommaso Locatelii, proprietario del giornale, le cui brillanti appendici, e le garbate critiche teatrali piene di « verve » costituivano uno dei piccoli avvenimenti della cronaca locale. Il famigerato Sommazzi che segnava con una « sigma » le sue velenose rassegne politiche e che era stato fino a poco prima il