— 120 — Ministro di Stato, devo però constatare che nel nostro colloquio di ieri io diedi espressione soltanto al convincimento della necessità di metter in chiaro la nostra vicendevole posizione resa incerta da una serie di fatti. Che se Ella Sig. Conte, dividendo questo convincimento ha credù}o meglio di dare la sua rinuncia che di ribattere le mie osservazioni, ciò a mio rincrescimento prova che Ella stessa riconobbe la impossibilità di rendermi tranquillo sulle gravi circostanze che formarono l'argomento della nostra conversazione. Del resto siccome Ella asserisce aver io usato verso di Lei parole provocanti, mentre la mia memoria mi rende certo essere state le mie osservazioni- puramente oggettive, così io credo poter attendere che Ella precisi più da vicino quelle espressioni che intere di così qualificare. Venezia i) febbraio 1866 Il di Lei devotissimo Toggenburg i. r. Luogotenente Venezia 17 febbraio 186(5 Egregio Ass. Cac. Gaspari Esaurite alcune pendenze di maggior rilievo dopo che pei gravi motivi a Lei noti