— 3«» — rimasero vivamente scosse ed il 1848 si affacciò al ricordo di molti. Udine special-mente ne fu terrorizzata temendo gravissimi guai dalla rioccupazione austriaca. La Municipalità ed i migliori cittadini invitavano alla calma ed alla speranza che ciò non sarebbe avvenuto. Allora intervenne il Commissario del Re Quintino Sella « che nella notte del » 9 Agosto, venuto a consiglio nelle sale » dell’Albergo d’Italia, coi Capi dell’Eser-» cito Nazionale, tanto si adoperò che valse » a scongiurare i danni e l’onta del te-» muto ritorno. » Così l’inscrizione dettata dal senatore Marco Tabarrini, tradotta sulla lapide sulla facciata del palazzo dell’ Albergo a cura dell’Assoeiazione costituzionale il 9 Agosto 1884 a ricordo dell’illustre italiano benemerito in modo speciale della patria del Friuli. Dopo il 9 Agosto si delinearono me-