— 414 — * & * Il 1. agosto, alle ore 8 del mattino, al suono delle maggiori campane della torre municipale, a cui facevano eco quelle di tutte le chiese della città, salutato alla porta S. Croce dal Podestà e dagli Assessori del Comune, dal Commissario regio e dalle altre autorità cittadine, ma sopra tutto da gran folla di popolo acclamante, il Re d’Italia Vittorio Emanuele II. entrava in Padova. Accompagnato lungo il percorso da esultanti evviva al suo nome e all’Italia, traversava egli il borgo detto allora delle Coeghe, ora via Marghera, e prendeva stanza nella Casa Sartori in Prato della Valle. (1; (1) Il borgo, o via delle Coeghe, era senza dubbio nel 1866 uno dei meno appariscenti della città, ma per l’occasione era stato abbellito e trasformato con drappi e bandiere e tendaggi e archi trionfali e obelischi per cura degli ingegneri Sante Meggiorini, Benvenisti e Maestri, a ciò