— 119 — pendente questione del teatro. Ciò pel debito e per le convenienze della mia posizione. V. E. portando la questione sopra un terreno affatto diverso, mi disse parole così provocanti, che il mio onore, il mio carattere, la mia educazione non possono tollerare. Nè io mi sono abbassato a ribatterle, perchè la mia stessa dignità noi consentiva. Trovo piuttosto di rimettere a V. E. la mia rinuncia al carico di Podestà, pregando la E. V. di sottoporla a S. M. 1- augustissimo Imperatore. A quest’atto cui non hanno in sei anni potuto condurmi uè ire, nè persecuzioni di sorta, V. E. mi costrinse con mio grave rammarico pei riguardi che .io debbo al paese che ho 1’ onore di rappresentare. Venezia 8 febbraio 1866 di V. E. Dev.mo Pier Luigi Bembo L '!• Signor Conte Ho ricevuto ieri sera la lettera con cui ella mi dichiara la sua rinuncia alla carica di Podestà. Nel mentre vado ad inoltrarla a S. E. il