— 346 — i processi, e le deportazioni dei più rispettabili cittadini del Friuli. E la violenta insurrezione a mano armata dei Friulani nel 1864, ordita da Mazzini, organizzata dagli emigrati nostri in Lombardia; di accordo con Garibaldi con Benedetto Cairoli e dei migliori ed illustri nostri rifugiati afferma come ed in che modo il Friuli dimostrasse il sentimento di sua italianità coi celebri moti del 1864. Se questi, come in nessuna parte del Veneto, non riuscirono, furono tali affermazioni che 1’ Europa si convinse della assoluta impossibilità dell’Austria di mantenersi nel Veneto. E dopo la repressione Austriaca, la uccisione in Udine del Commissario Giudiziario speciale qui inviato per il processo e punizione dei compromessi nei moti suddetti, mentre per sollecitatoria del Comitato Nazionale, di sede a Torino, nello stesso anno 1865 faceva viva premura ai