— 135 — tutti i navigli adoperabili, distrussero i vecchi, imbarcarono tutte le artiglierie e le munizioni. Di tale rovina della Marina Veneta, ne fa poi fede Vittorio Barzoni, quando dice che i Vascelli dello Stato, i cannoni, le armi, l’immenso deposito dei generi navali dell’ Arsenale, tutto venne rapito ; ciò che non si potè esportare venne ridotto in pezzi. Il Barzoni aggiunge che l’importo di tale spogliazione ascese a più di 40 milioni di ducati. L’archivio della più antica fra le Marine, andava presso che distrutto come pure il ricco museo che conteneva i numerosi modelli delle ■A+wixiadifi e moderne costruzioni navali, e il campo del-l’artiglieria venivano ridotti al nulla. Sebbene il Bonaparte avesse spogliata completamente la Marina Veneta, pure egli col trattato di Campoformio, che cedeva Venezia colle sue dipendenze marit-