— 133 — Naviglio della Veneziana Repubblica all’epoca della sua caduta, presentava una forza rispettabile e tale, che ben avrebbe potuto, se si avesse voluto, contribuire al mantenimento e conservazione della esistenza della Patria. Sta il fatto che la Marina Veneta, al momento della sua caduta, come accenna il Casoni, annoverava ben 22 vascelli da 55 e da 70 cannoni, 15 fregate ed altri 157 legni minori appostati parte a Venezia, parte nel Levante. Così, si ha da una memoria di Costantino Veludo sull’Arsenale di Venezia, che al cader della Repubblica, i varii parchi dell’artiglieria andavano ricchi di ben 5283 bocche da fuoco, parte in bronzo, parte in ferro, oltre a ciò vi erano 4468 cannoni parte in bronzo parte in ferro, nelle fortezze di Venezia, terraferma e Levante, e armata navale, in tutto 9761 bocche da