— 429 — La mattina del 23, il Podestà, guardie nazionali, bande musicali e moltitudine di popolo si recarono processionai mente al palazzo della Pretura per recarvi le urne coi voti della città e del 1° distretto. Le urne erano trascinate da quattro cavalli « sopra un carro trionfale che parve 1’ antico carroccio del Medio Evo. » (1 ) * * * Oggi come cinquantanni fa l’Italia è di nuovo in guerra contro V eterno barbaro ; oggi, come allora, è scesa in campo per difendere il proprio diritto, e la sua è guerra di liberazione e d’integrazione ; anche oggi, come ì Veneti di cinquantanni fa, una gente eh'’è nostra di origini di lingua di costumi e di storia, congiura nei Comitati segreti, emigra, soffre, combatte e muore per ricongiungere (1) Gloria - Cronaca cit. c. 53.