— 386 — Pur troppo gli eventi non corrisposero alle speranze. Napoleone III. non era uomo da lasciarsi sfuggire l’occasione che gli si presentava di mettersi paciere fra le due maggiori potenze belligeranti, Prussia ed Austria, legandosi in pari tempo l’Italia con un nuovo vincolo di gratitudine e crescendo il proprio prestigio in Europa. 11 governo italiano da sua parte avvertiva tosto la sconvenienza di accettar la Venezia senza che neppur uno de’ suoi soldati vi avesse ancora posto il piede, e perciò mentre con buone parole teneva a bada 1’ imperatore di Francia allegando i suoi impegni verso l’-alleata che non gli consentivano un armistizio se non dJ accordo con lei, sollecitava il generale Cial- Da Padova aiutarono con raccolta d’ armi e di danaro il dottor Coletti, Fàvv. Leon ardimi, il prof. Legnazzi, il dottor Giovanni Méssio ed altri.