— 356 — » porta (Poscolle), della città di Udine, » rivoltosi al Luogotenente Berghinz gli ■» cedeva il passo col dirgli : Lascio a Lei » l' onore di essere il 'primo a mettere il j> piede nella sua Città natale. » Delicato e nobilissimo sentire, questo, di vero soldato della indipendenza, di uomo di cuore e patriotta, e che comprendeva come caro dovesse riuscire al profugo rientrare coi liberatori, nella città che parecchi anni prima aveva abbandonata perchè oppressa dallo straniero volendo accorrere là dove si preparava la liberazione. In quel Reggimento Lancieri, e nello stesso squadrone, eravi un figlio del Re, il conte Emanuele di Mirafiori. Quei Lancieri, alla testa dei quali erano le Autorità cittadine, chiusi fra una folla di popolo percorsero Via Poscolle, S. Tomaso e Piazza Contarena e si recarono nel quartiere di Sant’Agostino, fra le acclamazioni entusiastiche, sotto una vera