— 409 - Anzi tutto il Consiglio fissava il programma dei festeggiamenti per l’ingresso di Vittorio Emanuele, mantenendolo espressamente in proporzioni modeste per rispetto alle città consorelle del Veneto occupate ancora dall’Austria, e stabiliva di dar incarico al conte Carlo Leoni, all’abate prof. Zanella e al dott. Antonio Tolomei di dettare l’epigrafe da murarsi sulla facciata della casa Sartori in Prato della Valle, scelta a dimora del Re durante la sua permanenza in Padova. (1) Stabiliva poscia di cancellare la denominazione di « Barriera Elisabetta » imposta dall’autorità austriaca nel 1856 alla Porta Codalunga (oggi Barriera Mazzini) in occasione dell’ingresso dell’imperatore Francesco Giuseppe con la sposa Elisa- fi) L’ epigrafe, scolpita in tavola di marmo, suona così : « Re Vittorio Emanuele II. - Unificatore d'Italia - Nel 1° agosto MDCCCLXVI -Qui accolse - Il primo saluto di Padova libera ».