— 424 — La volontà di Napoleone doveva trionfare anche questa volta, e già fino dalla metà di settembre nelle città venete già libere apparivano numerose scritte sulle muraglie e sulle porte delle case, « Viva l’Italia unita ; vogliamo Vittorio Emanuele per nostro re » (1) Persuaso alla fine il Comitato che l’ostinarsi nell’ opposizione avrebbe creato degli imbarazzi al governo non solo, ma avrebbe potuto far credere ai nemici d’Italia eh’ esistesse un dissidio là dove in porzionalmente erano state le cifre nelle altre provineie del Veneto. In data 11 gennaio 1860 il Gloi’ia scriveva « Vien asserito che molti Comuni delle provineie venete rinnovarono nei giorni passati la fusione al Piemonte fatta nel 1848. Fatto è che il nostro Podestà, gli Assessori e il Segretario firmarono una scheda a stampa che recava questa rinnovazione. Il coraggio civile di questi rappresentanti la città dimostra l’animo dei cittadini verso il governo austriaco » (Cronaca cit. c. 47.). (1) Gloria - Cronaca cit. c. 53.