— 155 — spedisca cinque o sei paia di trezzette da spallini, ed i galloni d’ oro ecc. Dopo queste lettere strettamente intime e famigliari noi dovremmo esaminare la parte politica esercitata dai fratelli Bandiera, sebbene l’argomento sia stato già ampiamente trattato dal Radaelli, dal Ricciardi, dal Lattari, dal Condenti, dal Ti-varoni, dal Venosta, dal Mazzini, dal Fan-toni, dalla Mario e da altri sicché a me non resta che compendiare quanto già si conosce. Fin dal principio del 1840 Attilio Bandiera, preso in disparte il Radaelli, come esso stesso narra, ed aneli’esso ufficiale di Marina, gli manifestò l’idea di fondare una società segreta per affrancare l’Italia dallo straniero, Società che era un ramo della Giovane Italia, e che chia-mossi Esperia. Nell’ anno 1842 i Bandiera risolsero rivolgersi a Mazzini, col mezzo di Domenico Moro, pure ufficiale di Marina, uscito da quel Collegio nel 1838, ed