LIBRO Q_U I N T O. 287 poli fi riduiTe. Erano pailati in quella Città varii cafi, e im- 1651 portanti . Gli Spahì pretendendo le paghe , e porta a facco la caia del Defterdar, ò ila Teforiere , s’erano poi ritirati nell’ Afia, dove fatto loro Capo Ailan Agà, riempievano le provincie di rapine, e tumulto. Accrefciuto il feguito di co-rtui a fette mila foldati , & occupata la Città d’ Angora , ■egli havrebbe maggiormente ingroifato il partito, fe tre Capi degli Spahì , eh’erano in cammino per andar a trovarlo con groifa banda, non fuifero ftati da mille cinquecento Gia-nizzeri aiTaliti, c tagliati. Il Divano fopra tutto temeva, che Ipfir Bafsà di Damafco in vece di opprimere i follevati li fo-mentaife : e per maggiormente obligarlo ad efler fedele, gli efibiva di Babilonia il governo, mà egli s’unì ad Aifan con mille Cavalli, & ambedue verfo Scutari s’ avviarono con forze capaci di far gran progreifo, fe la difeordia , che apriva loro della Città, e del Serraglio le porte, non iì fulfe a confonderli, & indebolirli anche tra eilì introdotta . All’hora flava Coftantinopoli in gran commotione, imperoche in gran fomma afpri falfificati erano itati portati dall’ Ungheria , e ri-cufando le militie riceverli in paghe , da quei del governo erano fpariì per la Città per convertirli in migliore moneta . Mà come da’Turchi , gli ordini appunto dettati dall’ingiu-ititia, fogliono con violenza efeguirlì, così al prefente i Mi-niftri dalle cafe, e botteghe rapivano l’oro, e l’argento per cambiarli in più vile metallo , da che alterato il popolo , corfe al Serraglio in gran folla ad alta voce chiedendo ragione . Il Muftì col pretefto di proteggere gli oppreiiì vi s‘ introduife, efagerando contra le attioni inique di chi governava . La Sultana Madre, che molto non li fidava de’ Gia-nizzeri , creduti troppo partiali dell’ Ava , volentieri diede mano a deporre il Viiìr , dertinandolo Bafsà di Siliftria , & a fuitituirvi Sciaus fuo confidente . Queiti acquietato con buoni ordini il tumulto, per le monete, andò una notte al Serraglio, e (coperta , ò pur finta una congiura dell’Ava con jf i Gianizzeri per ammazzar il Rè, e portar al trono Solima- trucidata no fuo fratello minore, difarmata la canaglia degli Eunuchi, c delle guardie , mandò alcuni nella Camera della Sultana Gran si-mal difefa dalle fue lagrime e dal pianto dell’ altre donne, gnort' che