LIBRO SETTIMO. 367 tolo {blamente fapere al Badoaro, a cui toccava il comando, lafciò ad alto il veiTillo, accioche ogni uno ignaro della forte del Capo, profeguiiTe il vantaggio^ fotto i fuoi aufpicii felici . Il Capitan Bafsà datofi a viliffima fuga, trafcurò il pericolo di paflar fotto il fianco della nave del Mocenigo , & ancorché malamente battuto , fi falvò con quattordici galee dentro i Cartelli. I Turchi all’ hora abbandonati dal Capo, reftarono in preda al cafo, & a’ nemici Molti procuravano falvarfi a terra con le picciole barche , altri fi gettavano in acqua. I Veneti fatti padroni di tanti legni , che ò fi rendevano fenza combattere, ò combattevano fenza cuore, non havevano che fceglier, ò i più forti per fottometterji, ò gli abbandonati per Taccheggiarli. Tredici galee, fei grolle navi, cinque maone furono le foggiogate . Tutti gli altri legni ò ingajati alla piaggia, ò fluttuanti in quel feno, rcftavano al-1’ arbitrio de’ vincitori, che, col cader del Sole terminata la pugna, attefero l’alba del giorno feguente. Dato dunque tra le congratulationi, e gli applaufi , poche hore della notte al ripofo delle genti più allegre, che ftanche, la mattina fù cavato da’ legni nemici gran numero di cannoni, e tutto ciò , che potev’afportarfi, e poi dato il refto alle fiamme , non cflendofi mai veduto più bel fuoco di gioja , imperoche , trattene le galee fuggite col Capitan Bafsà, non vi fù legno di tant’ armata , che fcampaffe ò dal naufragio, ò dal fuoco . Non erano i prigioni più di quattrocento , ma cinque mila fi numeravano gli fchiavi redenti, che ftando fermi fopra i legni acquiftati, a braccia aperte havevan’ accolto i vittorio-fi. Dieci mila fi divulgarono eifer i morti de’Turchi; parte uccifi nel combattimento, parte affogati nel mare ; gli altri erano tutti diSperfi. De’ Veneti foli trecento fi compiangevano , e non maggiore il numero de’ feriti. Ma la difgratia del Generale minorava il vantaggio della vittoria , e crollava le fperanze de’ maggiori progreffi. La nave del Mocenigo , non riufcendo poffibile difimpegnarla, fpogliata di tutto fù arfa, & egli ferito in un’occhio, perdendola luce, guadagnò Somma gloria, ogni uno riconoscendolo principal iilromcntodella vittoria. Altre due navi di Giacomo Querini, e Fauftino da Riva furono incendiate nella battaglia da’Turchi ; ma i 165 6 La fuga Jfl Capitan Eafià fa n afe iti molti ccnfufio-ni nel!' tfir-fite turchino- I Veneti riportarti vit. tcria da' T ur di. Cortjfd/ra-%ione dilla ■vittoria. Il Moc-eni-go nella battaglia perdi un tccbio.